Chiesa di San Biagio

La Chiesa di San Biagio era situata all’interno delle mura castellane di Castelraimondo, edificata a ridosso e sopra le mura stesse, inglobando nel corso dei secoli anche parte delle torri.

Non esistono, al momento, notizie certe sulla data di costruzione della chiesa e della sua posizione planimetrica. Da alcuni elementi architettonici, situati lungo la parete sud-ovest, la torre campanaria e la torre nord-est si può comunque affermare che essa è stata edificata utilizzando alcune preesistenze del centro fortificato. La Chiesa di San Biagio è improbabile che sia stata costruita sopra ai resti di una originaria chiesa (una chiesa comunque doveva essere presente all’interno del castello), come in qualche guida storica riportato, o quantomeno, se fosse stata costruita su una preesistente chiesa, questa doveva essere di ridottissime dimensioni. Quanto sopra è dimostrabile sia dall’utilizzazione di un’antica torre di guardia e d’ingresso, quale base campanaria, sia dalla presenza dell’ossario, sotto il pavimento della chiesa, a ridosso della parete contro terra delle mura castellane, queste inglobate negli spazi dell’ex oratorio. Altro motivo che fa pensare l’originaria chiesa ubicata in posizione diversa dall’attuale, è il fatto che, proprio per ragioni difensive, sarebbe stato inopportuno e non strategico, dal punto di vista militare, costruire a ridosso delle mura castellane edifici a con funzioni diverse da quelle difensive o d’avvistamento. L’inopportunità di edificare fabbricati a ridosso delle mura castellane è valida anche per l’ex casa parrocchiale che viene citata in qualche fonte storica come il “Palazzo del Castellano che ospitava il Pievano ed i cappellani”1

Il primo documento che parla della presenza della chiesa di San Biagio nel “Castro Raymundi” risale al 1330; il secondo che dà certezza sicura della presenza all’interno del Castello risale alla Visita Pastorale, del 24.08.1603, dell’Arcivescovo Giovanni Severini-Giovannini, ove risulta il buon funzionamento della Chiesa di San Biagio “de Castro Raymundi” , quale sede parrocchiale dentro le mura del castello.

A seguito del terremoto del 1799, la chiesa, come del resto molti altri edifici all’interno del Castello, subì notevoli danni, in particolare parte di essa ed il campanile, secondo quanto previsto dalla perizia redatta dall’Architetto Giacomo Cansoni, citata nella richiesta di contributi per la riparazione dei danni da parte del Pievano Mario Maddaloni. Nel 1802 il Card. Doria, attraverso il Governatore di Camerino, concesse di “riedificare” la chiesa e l’utilizzare delle pietre delle mura castellane che risultavano cadenti nella loro maggior parte e fradice.

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